IMPRESSIONI SUL GOLFO

Oggi è dura gettarsi a mare per fare una nuotata. Un’onda piena di terra ha appena distrutto una tartaruga di sabbia dall’aspetto tribale. L’ho salvata in una foto e non che, poveretta potesse servirle a qualcosa.
La spiaggia di Bivona è sempre una vasta distesa di sabbia spettrale&sottile che, nel bagnasciuga si alterna a fastidiose pietruzze, scaglie più o meno levigate di marmo che frena il mio piede dall’affondare completamente mentre cammino da le due pile di scogli, seicento metri una dall’altra.
Jack Kerouac, cosa ti confidava l’oceano quando ti parlava in piena intimità? Stamattina ha piovuto. Una scarica intensa nella sua istantaneità. A me il Golfo in burrasca pare voler dire qualcosa. Stronzo, dice, tu non sei solo. Non hai diritto, o almeno non ne hai più di me per essere inquieto.
Io sorrido, perché non ho nessuna voglia o pretese di voler entrare in competizione con il golfo. Che forza&Pazienza ha per giocare con la costa, che storia&bellezza millenaria possiede. Che sciocco sarei per osare sfidarlo.
Mi chiedo perché qualche cineasta del cazzo non vede la potenzialità della spiaggia come scenario. La cava di Lamezia e Pizzo sullo sfondo, una vastità che puoi farci di tutto e allo stesso tempo muoverti come vuoi.
Osservando il contorcersi nervoso delle onde mi chiedo da dove possano nascere Miti&Leggende. La Burrasca ha portato qui a mare terra&arbusti che nella danza isterica delle onde sembrano un sumulo di mostri marini pronti a divorare chiunque osi sfidare il golfo: non vi sono ovunque barriere di scogli a proteggerlo.
Una coppia a qualche metro da me non so se sta cenando o meno, ha stappato una bottiglia di vino e spero porti via i resti.
La tartaruga, il nuovo signore delle mosche è sparita uccisa ancora da un’altra onda, mi fa venire in mente quella che s’era arenata al Curvone alcuni mesi fa, uccisa da una rete. Quella è stata meno fortunata… c’ha messo molto di più per tornare al mare.
Spero riposi in pace…

Lascia un commento